Luca Luigi Cavalli Sforza

Luigi Luca Cavalli Sforza (1922 –2018) è stato un genetista, scienziato e accademico italiano, che si è occupato anche di antropologia e di storia.

I suoi studi e le sue ricerche si sono incentrati sulla genetica delle popolazioni e sulle migrazioni dell’uomo, grazie ai quali ha anche dimostrato l’infondatezza scientifica del concetto di razza umana.

Iscrittosi alla facoltà di Medicina di Torino, al secondo anno fu nominato “allievo interno” all’Istituto di Anatomia, il che gli permise di seguire le lezioni di Giuseppe Levi. In seguito all’espulsione di Levi dalla facoltà, in applicazione delle leggi razziali fasciste, Luca Cavalli Sforza decise di proseguire gli studi iscrivendosi all’Università di Pavia dove si laurea in Medicina, essendo allievo del Collegio Ghislieri.

Iniziò qui a collaborare con Adriano Buzzati Traverso in ricerche sperimentali su popolazioni della Drosophila, il moscerino della frutta che è considerato un organismo modello di grande interesse per i genetisti. Con Buzzati e Niccolò Visconti, Cavalli Sforza iniziò a studiare anche la genetica dei batteri.

Nel 1948 andò a studiare a Cambridge, dove lavorò per due anni con Ronald A. Fischer, considerato uno dei genetisti più bravi di quel periodo, occupandosi di scambi genetici tra batteri.

Tornato in Italia nel 1950 assunse la direzione dell’Istituto Sieroterapico Milanese, occupandosi sia di farmacologia che di genetica dei batteri. Nel 1951 si spostò a Parma e iniziò a interessarsi di genetica delle popolazioni umane.

Insegnò all’Università di Pavia e all’Università di Parma e di lui il direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell’Università di Pavia, Carlo Alberto Redi, disse che “prima a Pavia e poi a Stanford, ha segnato generazioni di studiosi”.

Fu nel 1971 che Cavalli Sforza si trasferì a Stanford, negli Stati Uniti, per occuparsi della diffusione culturale nel neolitico, usando i dati genetici da integrare alle prove archeologiche presso la School of Medicine della Stanford University. Qui, gli fu offerta la cattedra di Genetica. Negli anni Ottanta e Novanta, coniugando genetica e linguistica e considerando gli elementi del linguaggio soggetti a molte influenze comuni a quelle cui sono sottoposti i geni, ricostruì una mappa storica delle migrazioni umane.

E’ stato autore di numerose pubblicazioni scientifiche, tra cui il libro divulgativo Chi siamo. La storia della diversità umana (1993), scritto insieme al figlio Francesco Cavalli Sforza, che coordinerà l’evento di presentazione del libro “Virus e altri guai” il 10 marzo alle ore 21 organizzato dall’Associazione Laureati Università di Pavia. Scarica la locandina dell’evento .

 


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