Giampaolo Merlini

Giampaolo Merlini, alunno del Collegio Ghislieri di Pavia, è Professore ordinario di Biochimica clinica all’Università degli Studi di Pavia, dove si è laureato in Medicina e Chirurgia specializzandosi in Ematologia, Medicina di laboratorio e Medicina interna.

Dal 1977 al 1985 si è dedicato all’attività di ricerca presso diverse Università in Europa e negli Stati Uniti, tra cui l’Università di Lund (Svezia), sotto la guida di Jan Waldenström, e la Columbia University di New York, dove Elliot Osserman lo ha introdotto alla ricerca nel campo delle amiloidosi sistemiche.

Nel 1985, declinando un posto da Assistant Professor alla Columbia, è tornato al Policlinico San Matteo di Pavia per organizzare e dirigere il Laboratorio di Immunochimica e Biochimica delle proteine e il Centro per lo studio e la cura delle amiloidosi sistemiche. Nel 1995 è stato nominato Direttore dell’Area tecnologie biomediche e biotecnologie presso i laboratori sperimentali del Policlinico. Dal 2015 è Direttore scientifico dell’IRCCS Policlinico San Matteo.

Il prof. Giampaolo Merlini, Direttore scientifico dell’IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia, è stato insignito nel 2010 di un riconoscimento particolarmente significativo: è infatti il primo vincitore del premio intitolato al suo stesso nome – il Giampaolo Merlini Award – dalla International Society of Amyloidosis, un’associazione globale, le cui radici affondano al 1967 e che patrocina la ricerca sulle amiloidosi, un gruppo di malattie rare gravi e di difficile cura, favorendo il più possibile gli scambi internazionali fra scienziati.

La portata decisiva del contributo fornito dal prof. Merlini nel campo della ricerca sulle amiloidosi sistemiche è conclamata, stanti le sue numerose pubblicazioni in materia, a cui non ha tuttavia mancato di associare un approccio più divulgativo.

Il Giampaolo Merlini Award è stato consegnato dal prof. Giovanni Palladini, direttore del Centro per l’amiloidosi del San Matteo, e costituisce solo un primo passo. “Il premio sarà attribuito ogni due anni a ricercatori che si sono particolarmente distinti nel campo”, ha spiegato infatti il prof. Palladini.“Sarebbe stato consegnato in occasione del simposio della società che quest’anno avrebbe dovuto tenersi in Spagna, a Tarragona. Tuttavia, a causa della pandemia, il congresso è avvenuto online e la premiazione è stata trasmessa in streaming”.

Giampaolo Merlini non è nuovo a riconoscimenti prestigiosi. Nel settembre 2019, l’International Myeloma Society gli aveva conferito a Boston il Waldenström Award, che premia le ricerche di maggior spicco al mondo nel campo della lotta al mieloma. Ricevendolo, il prof. Merlini aveva dichiarato che, in realtà, il riconoscimento andava inteso come rivolto “al grande lavoro svolto da tutto il gruppo che si occupa della ricerca e della cura dell’amiloidosi in Policlinico, grazie a cui sono stati sviluppati nuovi strumenti di diagnosi e di cura delle malattie, una volta considerate incurabili, per le quali sono ora disponibili farmaci molto efficaci nel prolungare la durata e la qualità della vita”.

Inoltre, nel 2017, Giampaolo Merlini è stato insignito del Premio Ghislieri alla carriera (edizione “La chimica del talento”), con una motivazione incardinata sul “quarantennale percorso scientifico e clinico di autentico respiro internazionale, arricchito da determinazione e capacità di imprenditorialità scientifica, nella costruzione di una eccellenza italiana, e per presidiare con tenacia ed energia la ricerca di gruppi e il lavoro di laboratori, producendo fondamentali avanzamenti nella comprensione e nella cura di malattie altamente complesse”.

Nel 2020 è stato il primo vincitore del premio che porta il suo nome – il Giampaolo Merlini Award – istituito dalla International Society of Amyloidosis, associazione globale che patrocina la ricerca sulle amiloidosi. La consegna del premio è avvenuta lunedì 14 settembre 2020 presso l’Aula Golgi del Policlinico San Matteo.


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