Annalisa Malara

Sul valore della laurea all’Università di Pavia ha detto: “Ricordo il periodo all’Università con estremo piacere. Ho avuto la possibilità di imparare le basi fondamentali del mio lavoro, che mi hanno portata a lavorare con dedizione e professionalità”.

La dottoressa Malara è anestesista rianimatrice presso l’Ospedale di Codogno, il 20 febbraio 2020 ha individuato il “paziente 1”. Un’intuizione che ha segnato l’inizio dell’allarme Covid in Italia.

Laureata dell’Università di Pavia, Annalisa Malara aveva già reso la sua visione sull’emergenza sanitaria, vissuta in prima persona all’Ospedale di Codogno, in una videotestimonianza predisposta per l’Associazione Laureati dell’Ateneo pavese.

Nel video la dottoressa Malara dava conto dell’alto valore formativo del percorso universitario seguito all’UniPV, grazie a “maestri eccellenti” per i quali esprime sentimenti di riconoscenza.

All’atto dell’iscrizione all’Associazione Laureati dell’Università di Pavia, la dott.ssa Malara ha detto: “Sono onorata di poter dare il mio contributo alla nostra Università alla quale devo tantissimo”.

Ora, il racconto della sua esperienza arriva anche in libreria, pubblicato da Longanesi nella collana Nuovo Cammeo. L’autrice ha scelto di devolvere il ricavato dalla vendita al Collegio Nuovo di Pavia, di cui è stata alunna, a conferma che il motto dell’Associazione Laureati, il virgiliano “Meminisse iuvabit” (gioverà ricordare) è del tutto condiviso e messo in pratica dai nostri laureati.

Per leggere l’intervista alla dott.ssa Malara sul Corriere della Sera clicca qui.


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