Rossi

Massimo Rossi racconta la sua storia come esempio di attaccamento all’Università di Pavia per ben quattro generazioni della sua famiglia.

“Dopo la Maturità Classica, nel 1956 mi sono iscritto alla Facoltà di Farmacia, anche se avrei voluto tanto iscrivermi alla Facoltà di Lettere con indirizzo Lettere antiche o Filosofia. Ma allora, se in famiglia non ci fosse stato un laureato in Farmacia, alla morte di mio padre, la Farmacia sarebbe andata a concorso. Ho dovuto così adattarmi per esigenze familiari agli studi in Farmacia.

Il mio percorso di studi è comunque andato molto bene e sono entrato come interno a Farmacologia. Erano i tempi del gran capo ed eccellente luminare, il prof. Pietro Mascherpa e di altri grandi docenti come Venturi, Crema, Corona, Francantonio Bertè, della prof.ssa Marangoni e di Diego, il bravo tecnico di laboratorio.

Dopo la Laurea in Farmacia nel 1960 mi sono iscritto a Scienze Biologiche, perché per il prof. Mascherpa, la carriera universitaria era consentita solo a chi era in possesso di almeno due Lauree. Insieme a me, all’Istituto di Farmacologia, c’erano, come assistenti, il dott. Guido Vandoni, il dott. Edoardo Arbasino, figlio di un Farmacista di Voghera e fratello dello scrittore. Io ero già ‘sotto la tutela’ del Prof. Bertè. Sono stati pochi anni ma molto belli. Durante gli anni universitari sono stato un appassionato attivista della goliardia, senza mai trascurare gli studi tanto è vero che sono riuscito a laurearmi regolarmente, anzi nel minor tempo consentito.

Di fronte all’aut aut di mio padre che mi ‘invitava’ ad assolvere il servizio militare per poi occuparmi della farmacia di famiglia, accettai di frequentare l’Accademia di Sanità Militare di Firenze per Medici e Farmacisti. Si usciva con il grado di Sottotenente dell’Esercito, ramo Sanità. All’Ospedale Militare di Alessandria dove fui assegnato, mi sono trovato a dirigere, sia pure per pochi mesi, come facente funzioni, una delle Farmacie militari più importanti dell’Alta Italia, impegno di grande responsabilità. Finito il militare, ho scelto di non accettare un posto all’Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze e sono tornato a Vigevano a lavorare nella Farmacia di famiglia, di cui oggi è titolare mia figlia.

Dopo alcuni anni di esperienza politica, come Consigliere Provinciale di Pavia e poi Consigliere Comunale di Vigevano, sono stato Presidente del ‘ U.N.U.C.I., l’ associazione degli Ufficiali in congedo e Vicepresidente dell’ Azienda Servizi Municipalizzati di Vigevano. Ho assunto poi la carica di Presidente di Federfarma Pavia e di Vicepresidente di Federfarma Lombardia.

Ho continuato così la tradizione familiare nel campo delle cariche legate al settore farmaceutico, essendo stato mio padre Paolo Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Pavia, dopo la laurea in Chimica pura e quella in Farmacia, all’Università di Pavia. Così come con la laurea in Farmacia alla stessa Università di mia figlia Silvia viene confermato l’attaccamento della famiglia Rossi con ben 4 generazioni all’Ateneo Pavese, dove anche mia nipote Norma frequenta oggi Filosofia, quel percorso di studi che avrei voluto scegliere da giovane, nel rispetto della mia passione per gli studi umanistici.”


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