“La pandemia dei dati. Ecco il vaccino” di Armando Massarenti e Antonietta Mira
edito da Mondadori Università 2021

Mira 

“La pandemia dei dati. Ecco il vaccino” di Armando Massarenti e Antonietta Mira vince il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica Giancarlo Dosi 2021 per l’area Scienze matematiche, fisiche e naturali. Il comitato scientifico e la giuria del Premio sono costituiti da esponenti del mondo scientifico, accademico, della ricerca e della comunicazione.
https://www.premiodivulgazionescientifica.it

La pandemia dei dati è un libro vaccino, un vaccino mentale, che speriamo abbia un’efficacia del 100%.

Il nostro vaccino si chiama pensiero critico ed è composto da due ingredienti fondamentali: il primo è la filosofia che ci insegna ad avere una mente aperta, ad essere antidogmatici e ad amare la scienza e la conoscenza. Il secondo ingrediente è costituito dalle competenze quantitative – matematica, probabilità, statistica – che ci permettono di sopravvivere nella giungla di coronadati e dei big data in generale.

libro ha un effetto ansiolitico nel senso che aiuta a gestire l’ansia determinata dall’incertezza, da fake news ed eccesso di dati e troppi dati spesso non coerenti creano rumore e confusione. Incertezza ed eccessi che la pandemia ha moltiplicato e riverberato.

Ma, come dice Bruno de Finetti “L’incertezza domina ovunque. Tutta la nostra vita è immersa nell’incertezza, nulla – all’infuori di ciò – si può affermare con certezza.”

Ed ecco una delle ragioni del libro: essere meglio preparati nel gestire l’incertezza con cui dobbiamo convivere e trasformarla da nemico in alleato: quantificare opportunamente l’incertezza utilizzando gli strumenti della probabilità può dare un vantaggio competitivo.
Il Covid ha messo a nudo un’ambivalenza: da un lato dalla scienza ci si aspettano certezze, dall’altro la si contesta quando cambia idea alla luce di nuove evidenze empiriche e c’è chi teme la dittatura della tecnologia e dei dati. Ma la scienza ultimamente ci ha abituato ai “non so” o meglio “non so ancora”.

Fare divulgazione scientifica in questo clima può essere scomodo quindi la nostra strategia è di non dare delle risposte ma di fornire gli strumenti e i metodi per elaborare da soli le risposte facendo appello al pensiero critico.
In questo senso il nostro libro è un vaccino a m-RNA perché inoculiamo nel lettore, pagina dopo pagina, le istruzioni per costruirsi le difese immunitarie rendendolo al contempo consapevole di distorsioni mentali e trappole cognitive che sono sempre in agguato.

Il libro vuole fornire, con la massima chiarezza possibile, gli strumenti fondamentali per cittadini consapevoli del proprio tempo.

Giorgio Parisi ci ha incoraggiati a scriverlo e nella presentazione sottolinea proprio questo aspetto: gli strumenti contenuti nel libro devono essere un acquisto per sempre, orientano il lettore non solo rispetto a molte questioni emerse con Coivd-19, che trattiamo diffusamente, ma orientarci nella più generale pandemia dei dati che ci ha pervaso ben prima del covid e continuerà a fare notevoli danni.
La buona filosofia è quella che si intreccia in modo proficuo con il progredire delle scienze, e le aiuta a fare domande giuste, interessanti, pertinenti.

Bertrand Russell ha scritto che il vero compito della filosofia nel mondo di oggi è «Insegnare a vivere senza la certezza e tuttavia senza essere paralizzati dall’esitazione». È un compito, oltre che della filosofia, di una costellazione di saperi che intrecciano la psicologia cognitiva con l’economia, l’etica, la teoria delle decisioni razionali, la teoria dei giochi, l’informatica, la scienza dei dati, la probabilità.
Ognuno di questi saperi offre qualche spunto prezioso per imparare a pensare con la propria testa, dotandosi di un pensiero critico oggi più che mai necessario per formare buoni cittadini e buoni decisori pubblici. Noi cerchiamo di fornire la scatola degli attrezzi di base e la proponiamo a possibili educatori civici, con una serie di esempi di possibili lezioni di educazione civica raccolti nell’appendice.

Il nostro è un vaccino contro la disinformazione ahinoi sempre più diffusa e rumorosa.

Le scienze cognitive ci aiutano anche a individuare le strategie migliori per fare in modo che teoremi e strumenti vengano veramente appresi e gli insegnamenti permangano nel tempo e diventino una seconda natura per chi li impara. E ci insegnano a difenderci da bias ed errori sistematici da cui non sono immuni neppure gli esperti.

Oltre a Russell ricordiamo Otto Neurath, uno dei fondatori del circolo di Vienna che è l’inventore dell’infografica.
Dati e percentuali secondo questa impostazione dovevano essere percepibili in maniera corretta e immediata, possibilmente senza l’ausilio di nessun testo. Le immagini di Teresa Sdralevich si ispirano a quel suo intento civico, con l’aggiunta di un pizzico di ironia e di divertimento.

Non facciamo solo divulgazione scientifica ma anche civica, etica e morale, parliamo alla testa del lettore ma anche al cuore focalizzando sulle domande che hanno messo in crisi l’uomo nella sua interezza e profondità.

 


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