“Il lato nascosto degli italiani” di Massimo Rocchini e Francesco Maria Provenzano
edito da Luigi Pellegrini Editore, 2015.

Viviamo tempi particolari, difficili, complessi, strani, contradditori, come ognuno, nel suo tempo, ha percepito e vissuto la sua epoca in modo particolare.
L’ originalità del nostro tempo, è legata ad alcuni aspetti, soprattutto di carattere socio-economico, che influiscono significativamente sulle nostre vite e ne condizionano lo sviluppo e l’evoluzione. Il nostro tempo attuale è permeato e condizionato principalmente da:
– La persistente crisi economica iniziata nel 2008;
– La Globalizzazione intesa da un punto di vista Economico, Sociale e di Comunicazione;
– Il passaggio attraverso il 2012 e l’ingresso in una nuova era (o energia) che, da molte fasce della popolazione, viene percepito come un nuovo inizio per l’umanità nel suo complesso.

Questo lavoro è dedicato all’Italia ed al Popolo Italiano che, soprattutto per ragioni storiche, non ha ancora raggiunto una sua coscienza collettiva compiuta e, proprio per questo, è ormai da molti anni “sotto attacco” da parte di chi vuole impossessarsi di noi, della nostra storia, dei nostri patrimoni, dei nostri tesori, della nostra anima, cercando di annichilire la nostra dignità e la nostra identità.

Il titolo di quest’opera è mutuato dall’opera di C.W. Leadbeater, vescovo inglese cattolico e teosofo vissuto a cavallo del 1900: “Il lato nascosto delle cose”. In tale lavoro padre Leadbeater, chiaroveggente di nascita, analizzava fatti, circostanze, consuetudini, situazioni della società e del mondo dell’epoca, alla luce delle sue osservazioni chiaroveggenti (ovvero soprasensibili, cioè non percepibili dai comuni sensi fisici) cercando di mettere in evidenza gli aspetti nascosti della realtà sensibile percepita: in tal modo era possibile contribuire a diffondere una maggior conoscenza, comprensione e consapevolezza delle cose della vita, con il fine ultimo di elevare il livello di coscienza delle persone.

Il presente lavoro, pur non essendo gli autori chiaroveggenti, ha lo scopo di cercare di mettere in evidenza il lato nascosto dell’Italia e degli Italiani che non è nascosto ai nostri sensi fisici ma è sistematicamente occultato dal sistema di comunicazione attuale dei maggiori media e, purtroppo, anche da un numero rilevante di nostri stessi connazionali che molto spesso non esitano a vergognarsi di essere nati in
questo paese e di portarne la nazionalità.

Tale lato sistematicamente occultato, attiene agli aspetti positivi, alle capacità, alle maestrie, alle ricchezze, …. dell’Italia e di noi italiani.

Non si parlerà di mafia, di evasori fiscali, di ladri, di politici ladri, di falsi invalidi, di corrotti e corruttori ….. non perché si voglia negarne l’esistenza ma bensì perché tali aspetti sono quotidianamente citati, analizzati, urlati ed amplificati dai vari giornali e televisioni, ovvero dal sistema dei media mainstream che alimenta, con più o meno coscienza dei propri attori, quel modo comune di pensare negativamente di se stessi, così caratteristico di noi italiani.

Un francese, un tedesco, un inglese, un americano, uno spagnolo, non si permetterebbe mai di auto deprezzarsi o sottostimarsi come, purtroppo, molti di noi fanno regolarmente.

In tale contesto, si può comprendere perché’ il “positivo” di noi e del nostro paese è quasi scomparso, dimenticato o forse mai ricordato, e, alla fine, è diventato il nostro lato nascosto.

Prendere coscienza dei nostri aspetti positivi diventa essenziale per avere rispetto di noi stessi, per costruire una coscienza di popolo che conosce i propri difetti ed i propri problemi ma che, al tempo stesso, è consapevole delle proprie qualità, delle proprie capacità delle proprie maestrie e si considera un popolo degno, di pari dignità con gli altri popoli.

Nel contesto storico attuale, una coscienza di popolo “equilibrata” è fondamentale per accrescere il livello etico della società, e per poter, non competere, ma collaborare e condividere in modo “sano” con tutti gli altri popoli.

La sottostima, la negazione delle proprie qualità, il considerarsi un popolo non degno conduce unicamente alla divisione, alla paura, alla perdita di stima rendendo particolarmente semplice il compito di chi vuole dividerci, controllarci e derubarci.


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