Neresine (Croazia), 15 novembre 1909 – Milano, 21 aprile 2007

Laurea in Chimica Farmacia all’Università di Pavia nel 1935*.

Fulvio Bracco nasce il 15 novembre 1909 a Neresine sull’isola di Lussino in Istria, da Giovanna “Nina” Salata, sorella del senatore del Regno Francesco Salata, e da Elio Bracco, segretario comunale di Neresine e di Ossero. L’infanzia di Fulvio e del fratello, più giovane, Tullio, è segnata da un episodio che rimarrà indelebile nella sua memoria e che sarà determinante per le vicende della sua famiglia: il padre Elio, figura di primo piano dell’irredentismo istriano, viene arrestato con tutta la famiglia con l’accusa di alto tradimento e imprigionato in Austria dove passerà due anni durissimi.

Agli inizi degli anni Venti la famiglia Bracco si trasferisce a Trieste dove il padre Elio diviene nel 1921 sottoprefetto. Durante questo incarico è chiamato, per la conoscenza del tedesco e del russo, a far parte delle Commissioni interalleate incaricate della definizione dei confini tra gli Stati dopo la fine della Prima Guerra Mondiale.

Elio Bracco grazie ai rapporti con la famiglia Merck di Darmstadt, proprietaria di una nota azienda farmaceutica tedesca, fonda a Milano nel giugno del 1927 la Società Italiana Prodotti E. Merck per la compravendita dei loro prodotti chimici e affini.

Il 1° ottobre 1934 Fulvio Bracco entra ufficialmente in azienda.

Nel 1935, a seguito dello sviluppo dell’azienda, la società acquista un edificio in via Fucini con nuovi reparti di fabbricazione e di confezionamento. Nell’anno successivo la ragione sociale cambia in Società Anonima Bracco già Italmerck e Fulvio Bracco viene nominato Direttore tecnico.

Nel 1949, superati i difficili anni della Seconda Guerra Mondiale, l’azienda avvia a Lambrate i lavori per un nuovo complesso produttivo su progetto dell’architetto Giordano Forti che si amplierà fino al 1980.

Fulvio Bracco è un imprenditore che capisce fin da subito l’importanza fondamentale della ricerca sia per l’azienda sia soprattutto per i malati. Questa convinzione motiva le sue scelte di politica aziendale e lo conduce a puntare sui mezzi di contrasto, allargando i propri orizzonti oltre i confini nazionali e di stringere rapporti commerciali in molti Paesi. I laboratori di ricerca Bracco avviano una importante attività di ricerca che consente di effettuare sistematici approfondimenti sulle caratteristiche di composti già noti e di iniziare ad occuparsi dello studio di processi originali e di nuove molecole.

Negli anni ’70 i ricercatori di Bracco sotto la guida del professor Ernst Felder, direttore del Laboratorio di ricerche di Milano, brevettano una nuova molecola, lo Iopamidolo, nota come primo mezzo di contrasto non ionico contraddistinta da una grande tollerabilità e sicurezza per i pazienti. Iopamidolo è ancor oggi prodotto di riferimento per l’intera comunità scientifica internazionale nell’ambito della diagnostica per immagini.

Nel corso della sua lunga attività imprenditoriale Fulvio Bracco ha ricoperto molti incarichi associativi e ricevuto molti riconoscimenti: nel 1959 è nominato Presidente dell’Unione nazionale delle industrie farmaceutiche (UNIF); nel triennio 1963-1965 è Presidente del Groupement International de l’Industrie Pharmacetique Des Pais de la Communauté Economique Européenne (GIPP), di cui fu cofondatore nel 1959.

Nel 1963 il Presidente della Repubblica Antonio Segni gli conferisce l’onorificenza di Cavaliere del lavoro; nel 1983 è nominato Presidente del Gruppo Lombardo dei Cavalieri del lavoro e successivamente vicepresidente nazionale; nel 2001 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo nomina decano dell’Ordine dei Cavalieri del lavoro.

Presidente di Assofarma fino al 1969 successivamente, nel periodo 1969-1983, è Presidente dell’Associazione nazionale industria chimica – Aschimici, poi Presidente onorario.

Dal 1969-1983 è Presidente della Camera di commercio italo-germanica.

Tra il 1970 e il 1972 è vicepresidente di Confindustria e nel 1981 è nominato Presidente onorario di Farmindustria.

Nel 1988 il Comune di Milano gli conferisce la massima onorificenza cittadina, l’Ambrogino d’oro.

*Importanti documenti dell’Archivio Storico dell’Università attestano il percorso di studi di Fulvio Bracco che ha avuto docenti di chiara fama, come il Nobel per la Chimica, Giulio Natta, Giorgio Errera, uno dei 12 professori universitari che persero la cattedra per aver rifiutato il giuramento al regime fascista e Bernardo Oddo, pioniere per le ricerche nel campo della chimica.


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