Elena Conti

Elena Conti, varesina, è attualmente direttore del Dipartimento di Structural Cell Biology del Max Planck Institute of Biochemistry di Monaco di Baviera e Honorary Professor nella facoltà di Chimica e Farmacologia della Ludwig Maximilian University di Monaco.

Alunna del Collegio Ghislieri, si è laureata in Chimica all’Università di Pavia nel 1991, con il professor Martino Bolognesi. Dopo aver conseguito il dottorato di ricerca nel 1996 presso l’Imperial College di Londra e si è trasferita a New York come post doctoral fellow alla Rockefeller University. Al suo rientro in Europa, nel 1999 ha guidato un gruppo di ricerca di Biologia strutturale e computazionale presso lo European Molecular Biology Laboratory di Heidelberg. Nel 2007 le è stata affidata la direzione del Dipartimento di Structural Cell Biology del Max Planck Institute of Biochemistry di Monaco di Baviera, dove ancora oggi guida un team fortemente internazionale. Grazie al suo impegno nella formazione dei giovani, molti suoi allievi sono attualmente a capo di gruppi di ricerca in laboratori e università in Europa, Stati Uniti, Asia.

È membro di prestigiose organizzazioni e accademie scientifiche, dall’Organizzazione Europea di Biologia Molecolare all’Accademia Leopoldina, alla Academia Europea. E’ editor di riviste, autrice di importanti pubblicazioni su Science, Cell, Nature, oltre che chair e Keynote speaker nei più importanti convegni di biologia strutturale.

Per la sua attività ha ricevuto premi e riconoscimenti internazionali.
Dal Premio Early Career nel 2005, al Premio Leibniz della Federazione Tedesca per la Ricerca nel 2008. Quest’ultimo, condiviso con Elisa Izaurralde, le è stato assegnato per le “nuove e fondamentali scoperte sul trasporto intracellulare di RNA e sul metabolismo dell’RNA”. Ha inoltre ricevuto la Medaglia Sir Hans Adolf Krebs della Federazione delle Società Biochimiche Europee e il Premio Louis Jeantet per la Medicina del 2014 conferitole “per il suo importante contributo alla comprensione dei meccanismi molecolari che controllano la qualità, il trasporto e la degradazione dell’RNA.”

Il più recente riconoscimento internazionale è la prestigiosa Bijvoet Medal for Biomolecular Research, consegnatale nel 2018 dall’Università di Utrecht.